OPERA TUA 2017-2021

Un affresco a testimonianza dell’importanza del culto di S. Anna in città.

I colori di una terra nelle pennellate di uno dei suoi più famosi artisti.

La tenacia e il coraggio di una città in un quadro divenuto simbolo.   

L’opera di uno dei pittori veneziani della scuola belliniana.

Una delle otto rappresentazioni monumentali del Genio di Palermo, antico nume tutelare della città.

All’interno di uno dei più importanti esempi di architettura militare pugliese, una scultura lignea del XVIII secolo segnata dal tempo. 

Uno dei più eleganti esempi di pavimento decorato a nido d’ape. 

Un dipinto del XVIII secolo con protagonista uno dei santi più popolari del Cristianesimo, specialmente in Puglia e a Bari, città che conserva ancora oggi le sue reliquie.

Un’opera dedicata al grande artista rinascimentale di Urbino, realizzata alla fine del XIX secolo dallo scultore torinese Luigi Belli.

Olio su tela della fine del Cinquecento, il ritratto è attribuito a El Greco, una tra le figure più importanti del tardo Rinascimento spagnolo.

Il codice cartaceo D.XXVII.3 “Le orazioni del retore greco Aristide vissuto nel II sec. D.C” fu compilato da un unico copista. È composto da 366 carte di mm 310×230, redatto in minuscola.

Il sarcofago, di forma antropoide, è in legno di sicomoro stuccato e istoriato con testi e dipinti.

La statua è parte di un complesso realizzato nel IX secolo e dedicato a Santa Lucia, protettrice della vista.

La Madonna col bambino in gloria e i ss. Sebastiano, Giovanni Battista e Giobbe fu dipinta da Dosso Dossi e rappresenta una delle sue più alte realizzazioni in ambito sacro.

La Pietà del Battistero è un gruppo plastico di piccole dimensioni. Una Madonna dall’aspetto maturo, affranta dal dolore, tiene tra le braccia il Cristo straziato dalle ferite.

Il dipinto di Filippo da Verona testimonia l’interesse dell’autore per lo studio del paesaggio e per i suggestivi effetti di luce sulla tavola ( 1515-1520 ca.)

Il dipinto, che ha subito gravi danni durante l'ultima guerra, non ha ancora un autore: il restauro potrebbe essere l'occasione per scoprirlo (prima meta XVIII sec.).

Da un'antica forma teatrale quasi scomparsa, un pupo che racconta di crociate, cavalieri e paladini (XIX -XX sec.).

La Pietà di Paolo De Maio s'inserisce nel classicismo arcadico sperimentato dal maestro (1741)

Sei opere su lavagna di Domenico Fetti, il pittore prediletto del duca Ferdinando Gonzaga (1613-1614) e della sorella Lucrina Fetti (1589-1633).

Un ritratto con famiglia per suggellare l'impresa della costruzione del ponte ferroviario sulla laguna di Venezia (1843)

Un'opera oggetto di grande devozione popolare, ricordata anche da Gabriele D'Annunzio (XVI sec.)

Un diorama lungo 23 metri per cogliere l'unicità di Venezia e della sua laguna (1887)

Un'opera di uno dei maestri di Caravaggio e Guido Reni

Un dipinto dell’artista Vito Antonio Conversi, considerato il più alto rappresentante del barocco defilato materano

Uno strumento musicale dalle preziose finiture prodotto in Inghilterra a fine Settecento

Una stele a pseudoedicola, ritrovata vicino a Quadri, che raffigura la defunta in posizione frontale

Preziosa decorazione in tarsia marmorea opera di maestranze siciliane e risalente al XVII secolo

Un gruppo scultoreo per fontana presentato alla Biennale di Venezia del 1899 in cui è ritratta la moglie dell'artista

Tessuti francesi con più di due secoli di storia per il letto di Beatrice d'Este, moglie dell'imperatore Ferdinando d'Austria

Un olio su tela di Carlo Prada, artista che si distinse per una luminosa trasparenza di colori e per la rappresentazione di paesaggi e ritratti

I soffitti fatti decorare dal plasticatore urbinate Federico Brandani da Giuseppe Baviera, colto umanista e letterato del XVI secolo

L’opera complessa e affascinante del pittore cotignolese Francesco Zaganelli

Una rappresentazione classica della Trasfigurazione attribuita a Palma il Giovane

Un capitello medievale proveniente dall'Abbazia medievale di Sant’Andrea all’Isola, che sorgeva sull’isola detta anticamente di “Bara” o “Barra”, prospicente il porto di Brindisi

La tradizione fiamminga e la natura morta come articolo di lusso

Una serie di oltre 90 latte pubblicitarie, testimoni dell’evoluzione della comunicazione commerciale del periodo a cavallo tra il XIX e il XX secolo

Due nature morte dalla straordinaria vitalità del piacentino Felice Boselli