Voglia di mele: corri alla Coop

Scopriamo con Pietro Terlingo quanto sono buone le mele Coop

Prodotto Coop Consigli Curiosità 28 febbraio 2023

La mela è indubbiamente il frutto per eccellenza, descritto, narrato, cantato, raffigurato e immaginato fin dall’antichità. È da sempre associata a simboli anche estremi tra loro: simbolo di amore, bellezza, fortuna e salute, ma anche tentazione, sensualità e sessualità, virilità e fertilità.

II poeta romano Orazio annota in uno dei suoi testi che l'Italia sembra essere diventata un unico, grande frutteto dove “Se il pasto perfetto deve iniziare con le uova, non può non finire con le mele”. Questo incredibile frutto arriva in Occidente proprio grazie alle conquiste dell'Impero Romano, e i Romani adottano le tecniche di coltivazione, conservazione ed uso di questi frutti dai Greci e dai Persiani. Poco a poco iniziarono ad esportare il melo e le mele in tutta l'Europa continentale, fino all'Inghilterra che fino ad allora non le conosceva.

Da questo momento in poi furono tantissime le mele “famose” nella storia: il frutto di Adamo ed Eva da cui tutto ebbe origine, quella posta sulla testa del figlio di Guglielmo Tell, quella che secondo la tradizione cadde in testa a Isaac Newton, facendogli intuire la legge di gravitazione universale e ancora quella della strega di Biancaneve o la mela d’oro che Paride diede in premio ad Afrodite poiché ella era, secondo lui, la più bella dea dell'Olimpo.

Ma quanto sono buone le mele Coop? Lo scopriamo con Pietro Terlingo, Responsabile Ortofrutta della Cooperativa che ci svelerà tutti i segreti del frutto più amato della storia.

Si dice che una mela al giorno tolga il medico di torno… ma è proprio vero?

Contiene pectina che riduce la necessità di assumere zuccheri, tiene a bada i livelli di diabete e regola il colesterolo. Essendo ricca di fibre e vitamine, soprattutto se mangiata con la buccia, aumenta il senso di sazietà e riduce la fame nervosa. Insomma, una mela al giorno... fa davvero bene!

Quante sono le varietà di mele Coop?

Esistono in generale circa 7.000 varietà di mele di diversa origine nei vari paesi, differenti per colore, consistenza, sapore e contenuti nutrizionali. Si è soliti distinguere le varietà di mela in base all'epoca di maturazione della stessa, che può avvenire in estate, autunno e inverno: risulta molto ricco l'assortimento delle mele autunnali, che, opportunamente conservate, possono durare fino alla successiva primavera. Tra le varietà estive si ricordano il gruppo Gala, Ozark Gold, Gravenstein e la Summerfree, mentre tra le varietà autunno-vernine che si raccolgono fra settembre e ottobre si ricordano la Granny Smith, il gruppo Renette, Annurca, Red delicious, Golden delicious (di gran lunga la più venduta in Italia), Crimson Crisp, e le Fuji. Tra queste varietà di mele diverse sono a marchio Coop: Origine (Golden delicius, Fuji, Gala), Vivi verde con il biologico e le Fior fiore (varietà igp e mele club).

Come le dobbiamo mangiare: con o senza la buccia?

Può essere mangiata con o senza buccia. Questo frutto è particolarmente ricco di vitamine, fibre e antiossidanti che ne fanno un vero toccasana per la salute. Nella buccia della mela si trovano molti nutrienti benefici, dunque anche questa andrebbe mangiata. Per poter mangiare la buccia della mela, tuttavia, è essenziale che il frutto venga coltivato in modo biologico. Ciò significa senza pesticidi o additivi dannosi per la salute che, se ingerite, otterrebbero effetti contrari a quelli desiderati per la propria salute. Le mele Coop possono essere consumate con la buccia.

Hai una ricetta nella manica da consigliare ai nostri soci e clienti?

Ceramente, un classico: lo strudel di mele. Vi occorre della pasta rapida non lievitata che userete come base, oltre ai seguenti ingredienti (per 6 persone): 1 kg di mele, 100 g di burro, 2 cucchiai di pangrattato finissimo, uvetta sultanina, mandorle, buccia di limone, marmellata, zucchero in polvere, zucchero a velo. Sbucciate le mele, togliete il torsolo e tagliatele in fettine sottilissime. In una padellina fate rosolare la metà del burro e il pane grattato. Stendete la pasta con le mani alla massima sottigliezza su una tovaglia infarinata, ungete la pasta del burro liquefatto e disponeteci sopra le mele affettate. Spargetevi sopra il pangrattato fritto, aggiungete uva sultanina, qualche mandorla sbucciata e tritata, un po’ di raschiatura di limone, qualche cucchiaio della marmellata che preferite e spargete dello zucchero. Sollevate un lembo della tovaglia su cui avrete steso la pasta e arrotolate pian piano lo strudel su sé stesso, servendovi solo della tovaglia e non delle mani. Otterrete una sorta di salsicciotto che dovrete schiacciare alle due estremità per rinchiudere bene il ripieno e impedirgli di uscire. Imburrate una teglia e, sempre aiutandovi con la tovaglia infarinata, fatevi scivolare lo strudel, dandogli la forma arrotolata. Lucidate il dolce con burro liquefatto e tenetelo in forno a medio calore per circa 1 ora. Spolverate con zucchero a velo e servite.


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