Un aceto che è tutto un fermento

Dalle glasse al non filtrato, tante novità da gustare

La storia dell’aceto è antichissima e accompagna l’uomo nel corso degli anni e delle ere storiche. Lo sapevate che sono state trovate boccette di aceto nelle tombe degli antichi Egizi? Venivano usate per la conservazione e il trasporto dei cibi, ma anche per rinfrescare i viandanti e i contadini servendolo solo con un po’ di acqua.

La stessa bevanda, chiamata Oxycrat, era molto usata anche sulle tavole dei greci e… negli ambulatori dei primi medici, come rimedio a tanti acciacchi. Nell’antica Roma si diceva invece “Posca fortem, vinum ebrium facit” e cioè la posca (il nome con cui veniva chiamata una bevanda a base di acqua e aceto) dà forza, il vino ebbrezza. Il suo uso, in quest’epoca, raggiunse l’apice in ambito medico, chimico (veniva usato come attivatore del processo di fermentazione) o più semplicemente per detergersi e cucinare: insomma l’aceto era un essenziale nella vita di tutti i giorni!

Ogni età dell’uomo ha un aneddoto o un uso speciale dell’aceto, ma anche un’origine diversa: dall’uva alle mele, dal malto al pomodoro, esiste una vera e propria “tavolozza” di sapori, profumi e consistenze. Per onorare un amore lungo secoli, alla Coop potrete scegliere l’aceto giusto per voi tra i 9 classici intramontabili e 10 novità, per un totale di 19 tipi di aceto tra pregiati, biologici, di frutta… ma anche il semplice aceto di alcol multiuso per conservare le verdure, sciogliere il calcare, rinfrescare la lavastoviglie.

Inoltre, per i più curiosi e golosi che non amano troppo l’aspro, ci sono le glasse di aceto gastronomiche: 3 creme dense, di sapore agrodolce e intenso, che ricordano un po’ quello dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e sono più dolci al palato.

E alcune bottiglie in plastica sono al 100% riciclate: una all’Aceto balsamico di Modena Igp (non tradizionale), anche in versione bio, e una terza tipologia, fresca a fruttata, all’aceto di mele biologico.

Gli amanti del Balsamico di Modena Igp potranno farne scorta scegliendo tra tre formati, tutti garantiti dal Consorzio: nella classica bottiglia, o con il tappo spray per dosare al meglio le quantità, fino alle bustine singole, comode per condire anche i piatti fuori casa.

Ma non è finita qui, perché sotto l'etichetta Fior fiore vanno cercati, anche il tradizionale Aceto balsamico di Modena Igp, invecchiato in botti di rovere, e il nuovo condimento Bianco ad alta densità, un equilibrato blend di aceto e mosto.

Nell’etichetta Viviverde altre novità biologiche da provare: il monovitigno da uve Chardonnay, per un gusto morbido e delicato, che affianca l’aceto balsamico di Modena Igp bio, proposto anche in versione ad alta densità. Da non perdere poi l’aceto biologico di mele non filtrato, non pastorizzato e con madre naturale, che si aggiunge al classico aceto di mele biologico a bassa acidità e dal sapore delicato.

E voi che aceto userete per condire?


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