Coop e il piccolo schermo

Scopri con noi la storia di caroselli e spot tv

Cultura Mondo Coop Curiosità 29 agosto 2022

Dalla fine del 1800 siamo al vostro fianco e con le vostre famiglie ogni giorno, aiutandovi a creare pasti per i giorni feriali e per quelli festivi, mettendo a disposizione tutto quello di cui avevate bisogno nei piccoli spacci cooperativi all’inizio e nei negozi al dettaglio poi.

La Coop e i suoi prodotti a marchio sono una presenza quotidiana nelle vite delle famiglie italiane e, a partire dagli anni Settanta, Coop è entrata nelle case degli italiani anche attraverso la televisione e lo ha fatto con i primi spot tv che si chiamavano Caroselli. Nel corso degli anni Coop ha sempre parlato dei propri valori utilizzando il prodotto a marchio, come veicolo dei valori cooperativi, ma anche per raccontare il motivo per cui i soci e i consumatori scelgono proprio Coop per fare la spesa. Siete pronti a fare un viaggio negli spot storici di Coop?

Anni ‘70 e i caroselli di Ugo Gregoretti

La prima presenza di Coop nella televisione risale agli anni ’70, quando il regista e giornalista Ugo Gregoretti firma una serie di caroselli molto emozionanti, caratterizzati da un tono di voce fortemente pedagogico. Ogni carosello racconta il mondo del lavoro, un espediente narrativo per tramettere i valori di Coop e dei suoi prodotti. La serie di caroselli e spot diventa in breve un grande successo, permettendo a Coop di comunicare, in maniera incisiva e a un pubblico sempre più numeroso, i propri valori e il proprio modo di intendere il commercio.

Negli spot sentiamo parlare delle mondine, delle filatrici, di migranti: cosa c’entrano con la Coop, chiede il figlio? Gregoretti risponde “parliamo di gente che lavora, è proprio gente che lavora si è messa insieme e ha dato vita alla Coop per poter comprare prodotti di qualità al giusto prezzo”, aprendo un mondo di riflessioni importanti sulle nostre origini e sui nostri valori.

Siamo alla metà degli anni Settanta e l’Italia vive un’importante crisi sociale e politica e gli spot rimandano di proposito alle radici del movimento cooperativo, perché «La Coop non mira al profitto, è al servizio del consumatore, vende prodotti di qualità al prezzo giusto» recita lo stesso Gregoretti. Scommettiamo che d’ora in poi quando sentirete il canto delle mondine saprete raccontare la storia della Coop?

Anni ‘80: “La Coop sei tu”

In concomitanza con il restyling del marchio Coop, a cui è associato il claim “La Coop sei tu”, si pianificano le prime vere e proprie campagne pubblicitarie sulla televisione. In questi anni Coop è ormai una realtà consolidata e, di pari passo con la modernizzazione della rete di vendita, si assiste al rafforzamento della comunicazione, che comincia a giocare un ruolo fondamentale.

Tutti gli italiani quando qualcuno parla di Coop ribattono ancora oggi “La Coop sei tu”, citando il payoff (un termine tecnico per indicare una frase breve posizionata sotto al logo che racconta l’identità di un’azienda in modo diretto e riconoscibile) che negli anni 80 entra nel cuore delle persone riportando i valori cooperativi e l’identità che mette al centro le persone e dei loro bisogni.

In questi anni gli spot sono tantissimi e rivederli vuol dire fare un tuffo nella nostra infanzia: con le persone che fanno la spesa, scegliendo prodotti di qualità, serviti da lavoratori della Coop che hanno il loro stesso volto perché “alla Coop chi compra e chi vende sono la stessa cosa. La Coop sei tu, chi può darti di più?”

Anni ‘90 e gli spot televisivi con Peter Falk

Negli anni Novanta il noto attore Peter Falk, ricordato e amato dal pubblico televisivo come il “Tenente Colombo”, è il testimonial d’eccezione di 4 spot che raccontano i negozi e i prodotti a marchio Coop. Gli spot che sono a dir poco eccezionali: simpatici, appassionanti e al contempo pieni di valori cooperativi. Si passa dal “Noi inclusivo” di Gregoretti (che ritorna solo nel finale degli spot) al tu dei consumatori, in uno spot a colori ironico e comico.

Nel primo spot il tenente Colombo cerca di entrare in un negozio il giorno di Natale e incontra Babbo Natale in persona, che sta prendendo proprio alla Coop i regali da consegnare a tutti i bimbi. In altri 2 spot con grande ironia svolge una vera e propria indagine tra gli scaffali della Coop per capire il segreto del marchio Coop: si intrufola dappertutto con il taccuino o con il giornale in mano, fa domande, e i protagonisti sono il negozio e le consumatrici (è uno spot ancora pensato con le donne a fare la spesa, celebre è il suo “devo dirlo a mia moglie”). Infine, nell’ultimo spot al centro ci sono i prodotti a marchio Coop tutti selezionati e garantiti”! Riconoscete il famoso sigillo?

Gli spot diretti da Woody Allen

Spot memorabili, magistralmente diretti da Woody Allen, che raccontano la genuinità e la sicurezza dei prodotti a marchio Coop in un modo inusuale, originale, decisamente all’avanguardia per l’epoca e facendo uso dell’ironia e del paradosso tipici dello stile del regista. La serie consiste in cinque mini­film che furono girati a New York nel 1993: dal pedagogo Gregoretti alle indagini sul consumo di Colombo, ora parliamo di fragilità dei consumatori e il desiderio di trovare sicurezza nella casa

  • Aliens (Gli alieni): All’interno di un’astronave aliena, attraverso le voci di due extraterrestri e di un uomo fatto prigioniero, si affrontano i temi dell’etica aziendale e della bontà dei prodotti.
  • Art Gallery (La galleria d’arte): La location è una galleria d’arte che espone bistecche e protegge la carne macinata in teche di vetro. I critici d’arte che giudicano le opere rappresentano l’attenzione di Coop al controllo di qualità dei prodotti.
  • Farmhouse apple (La passione): nello studio di uno psicologo un uomo racconta di essere rimasto scioccato quando, da bambino, aveva visto suo padre innamorarsi di… una mela! Un modo non convenzionale per parlare della genuinità della frutta Coop.
  • Cocktail party (Voglio vivere alla Coop): La naturalezza dei prodotti non trattati con conservanti viene messa in risalto attraverso il confronto con i personaggi troppo ‘finti’ di un party, che consumano cibi ‘di plastica’ e bevande liofilizzate.
  • Workers (Voglio vivere alla Coop) – All’interno di un negozio Coop si svolge una storia surreale: n uomo, oppresso dalla società, Giacomo Vitali che decide di trasferirsi all’interno del punto vendita, dove metterà su famiglia. Uno spot iconico capace di entrare nell’immaginario di ciascuno di noi!

2000: Luciana Littizzetto diventa testimonial Coop

In anni non facili per il nostro Paese dal punto di vista economico e politico, Coop sceglie di puntare di nuovo su un testimonial di grande notorietà. A differenza della scelta fatta a fine anni ‘80 per gli spot con Peter Falk, questa volta le logiche sono diverse: Luciana non interpreta un personaggio famoso (com’era il tenente Colombo), ma sé stessa, una donna intelligente e spiritosa alle prese con i problemi e le opportunità di tutti i giorni. Gli spot sono minimalisti, raccontano lo spirito e i vantaggi della cooperazione, gli impegni di convenienza, sull’ambiente e tutti gli altri valori dei prodotti a marchio Coop con l’umorismo graffiante, genuino e divertente tipico della Littizzetto.


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