Mr Micio e Micio jr

Nonni e nipoti: alimentazione e comportamenti dei nostri felini giovani e vecchi

Animali Amici di casa Consigli 02 luglio 2020

La leggenda dice che abbiano 7 vite, e a giudicare da come sanno riprendersi da certe cadute può anche sembrare vero, di sicuro c’è che come tanti mammiferi la loro esistenza si può dividere in tre grandi fasi: infanzia e adolescenza, maturità, vecchiaia. A ogni periodo della loro vita corrispondono esigenze e bisogni evolutivi diversi che è bene conoscere per supportare Micio nel suo percorso al nostro fianco.

Nel suo primo anno, il gattino attraversa cambiamenti significativi. I primi mesi sono cruciali, è in questa fase che impara a conoscere il mondo che lo circonda e si prepara a diventare un gatto adulto sano.

Periodo neonatale (0 - 2 settimane)

In questo periodo il cucciolo è interamente dipendente dalla mamma, per l’alimentazione e la pulizia personale ma non solo: è sordo e cieco e anche gli altri sensi non sono del tutto sviluppati. L’allattamento inizia subito, mentre dai 5 ai 14 giorni dopo la nascita il nostro piccolo felino inizia ad aprire gli occhi, perde il cordone ombelicale e comincia ad aumentare di peso, parametro che deve essere monitorato regolarmente insieme al comportamento della mamma per verificare che non gli impedisca di nutrirsi.

Periodo di transizione

Questo periodo non ha tempi definiti, gli occhi e le orecchie si aprono definitivamente e il nostro cucciolo comincia a camminare, spuntano i denti, l’alimentazione deve iniziare a passare al solido e il nostro micino potrebbe iniziare a voler bere anche l’acqua oltre al latte materno. Durante i primi giorni di vita è bene che i gattini vengano visitati da un medico veterinario per verificare la presenza di eventuali anomalie congenite o di problemi che è necessario affrontare. La sverminazione dovrebbe essere effettuata ogni mese per i primi sei mesi di vita.

Periodo di socializzazione (fino alla 10° settimana)

Con lo svilupparsi dei sensi i gattini si aprono al mondo e questa fase è un momento critico della crescita per l’esposizione a nuovi stimoli. I cuccioli non dovrebbero essere allontanati dalla cucciolata e dalla mamma fino alle 8-10 settimane di vita perché il gioco sociale dei cuccioli durante questo periodo di sviluppo è fondamentale, ad esempio per imparare l’inibizione del morso, mentre l'apprendimento avviene attraverso l'osservazione del comportamento della madre.

Il periodo infantile e il periodo adolescenziale

I due periodi vengono divisi dalla maturità sessuale dell’animale che si manifesta tra il quarto e il 10º mese di età. I gatti iniziano a marcare il territorio con il proprio odore, con l’urina o sfregando le ghiandole presenti sulle loro guance contro oggetti, altri animali ed esseri umani. Questo è il segnale che sta iniziando la pubertà. È il momento di consultare il medico veterinario in merito alla castrazione/sterilizzazione. Una volta effettuate tutte le vaccinazioni e raggiunti i sei mesi di età, il gattino può iniziare a conoscere il mondo esterno. Un approccio graduale è la soluzione migliore. Quando si sentirà sicuro, inizierà ad avventurarsi più lontano.

Il controllo del peso corporeo

Come abbiamo visto lo sviluppo di un gattino è molto veloce ed intenso, per questo il fabbisogno alimentare di un micio giovane arrivare ad essere il doppio di quello di un adulto. Fino alle 20 settimane i piccoli felini aumentano di circa un etto a settimana. Verso le 30 settimane il gattino ha raggiunto l’80% del suo aspetto di adulto e si può notare una netta riduzione dei suoi fabbisogni energetici, per poi arrivare ai 10 mesi di età, quando ormai il nostro tigrotto ha l’aspetto di un gatto maturo. Il controllo del peso corporeo è utile per individuare precocemente problemi di parassiti intestinali ed altre patologie che influenzano negativamente la crescita.

Alimentazione e crescita

Sembra una banalità ma l’alimentazione è importantissima per costruire, rafforzare a mantenere la salute del cucciolo e del gattino, farlo diventare un adulto sano ed equilibrato. Le proteine sono la base dell’alimentazione del gattino in crescita, è meglio scegliere quelle provenienti dalle carne e dal pesce ed evitare quei prodotti che contengono proteine vegetali, difficilmente digeribili per i felini. Importanti per la dieta sono anche i grassi, indispensabili per lo sviluppo del sistema nervoso e della cute, le vitamine liposolubili e l’energia. I carboidrati, invece, non sono nutrienti necessari per la crescita del gattino perchè il suo organismo ricava gli zuccheri dagli aminoacidi contenuti nelle proteine. L’intestino del nostro micio non è in grado di digerire il lattosio, lo zucchero del latte, perché non possiede molti enzimi designati alla sua trasformazione (lattasi). Se volete dare il latte al vostro gattino, che sicuramente ne è goloso, preferite i prodotti appositamente studiati per lui, o, in alternativa, somministrate il latte di vacca in piccole quantità ed aumentate in modo crescente, per abituare gradualmente l’organismo a digerirlo. Entro i 6 mesi, il gattino dovrebbe fare 4 piccoli pasti giornalieri, per evitare periodi di digiuno o l’eccessivo sovraccarico dell’apparato digerente, ancora in fase di sviluppo. Dai 6 mesi in poi, il gattino può tollerare i 2 pasti quotidiani. Ad ogni modo è consigliato lasciare una ciotola di crocchette a disposizione (mai l’umido però che si deteriora velocemente), sempre affiancata da una ciotola di acqua fresca e pulita. In questo modo il micetto imparerà ad autoregolarsi.

Se il primo anno di età del nostro cucciolo richiede attenzioni maggiori per farlo diventare un esemplare adulto sano, anche nel periodo della sua vecchiaia è bene conoscere i cambiamenti che il nostro amico subirà per avere quelle premure che gli renderanno dolci anche gli ultimi anni.

Gatti senior

L’invecchiamento è un processo naturale, diventando anziano il nostro amico gatto va incontro ad una serie di modifiche che riguardano sia il corpo sia la mente e le loro emozioni, proprio come noi umani! I cambiamenti possono presentarsi in modo diverso e con tempi diversi per ogni esemplare, ma per convenzione si comincia a considerare anziano quando il nostro gatto raggiunge l’ultimo quarto della sua vita. Considerando che mediamente un gatto vive 14 anni, diventerà senior a partire dagli 10-11 anni circa. L’età chiamata geriatrica è quella invece che raggiungono i nostri amici più fortunati, che superano i 15 anni.

Cambiamenti

La velocità di invecchiamento dipende da diversi fattori fra cui certamente:

  • Genetica
  • Alimentazione
  • Fattori stressanti ambientali

Con il tempo assistiamo a una diminuzione della loro massa magra, spesso associata ad un aumento della massa grassa. Inoltre anche le loro funzioni organiche e il loro sistema immunitario risentono dell’età. Fra i cambiamenti più evidenti vi sono: un mantello più rado e ispido, la diminuzione di attività e il rallentamento dei movimenti causata da muscoli e articolazioni meno elastiche, la tendenza a cercare il caldo, una diminuzione di vista (gli occhi tenderanno a diventare opachi), olfatto o udito. Quest’ultima situazione in particolare spesso compromette la capacità di adattamento a situazioni o cambiamenti, provocando nel nostro amico uno stato di stress. In generale ci si accorge nel nostro micio diminuisce la voglia di movimento e di gioco, cerca meno di uscire all’aria aperta, riposa di più, quasi cercasse il riposo dopo una vita turbolenta e vivace.

Alimentazione e invecchiamento

L’alimentazione gioca un vero e proprio ruolo di medicina preventiva contro le più comuni patologie e contribuisce a rallentare l’invecchiamento. Il veterinario è la persona più adatta a cui rivolgersi per ricevere utili consigli nella scelta degli alimenti più completi ed equilibrati da un punto di vista nutrizionale, per prevenire lo sviluppo di malattie le cui cause fondamentali sono gli squilibri alimentari. Sicuramente non deve mai mancare l’acqua fresca vicino alle sue ciotole anche perché il gatto anziano soffre spesso di problemi renali. In caso di disturbi alla bocca e ai denti si potrà aumentare la dose del cibo umido rispetto al cibo secco oppure si potrà provare con i croccantini ammollati nell’acqua.

Salute

Quando il micio di casa invecchia occorre tenere sotto controllo la sua salute con visite dal veterinario più frequenti e ispezioni ricorrenti al suo corpo. Si devono controllare regolarmente gli occhi, le orecchie, la bocca e il mantello. Qualora si osservassero dei cambiamenti nelle abitudini e nei comportamenti è bene avvisare il veterinario e prestare maggior attenzione alle sue attività. Un gatto che dimagrisce anche se non è variato nulla nella sua alimentazione potrebbe aver bisogno di una visita dal veterinario.

Gioco e routine quotidiana

Abbiamo visto come i gatti anziani tendano a cercare meno il gioco e più la tranquillità. Il proprietario deve rispettare questa inclinazione e assicurare al felino la possibilità di seguire la sua routine quotidiana. Questo non vuol dire però che un gatto anziano deve per forza essere malato o apatico, se il micio è invecchiato serenamente continuerà a mostrarsi equilibrato e sano, è bene mantenerlo vivace e attivo ad esempio dedicando ogni giorno del tempo per il gioco, che sarà più pacato rispetto a prima ma comunque utile per mantenerlo vigile.

Una casa accogliente

Con il tempo il nostro amico felino passerà sempre più tempo in casa e meno all’aria aperta: per questo è importante fare in modo che lo spazio casalingo sia per lui accogliente. Mantenere una temperatura stabile in casa e assicurare al gatto delle zone a lui riservate dove trovare calore e tranquillità è la cosa principale, soprattutto nei mesi più freddi quando il riscaldamento è spento. L’altro elemento cui prestare attenzione è la lettiera: deve essere di facile accesso senza bordi troppo alti che ostacolano il gatto. La difficoltà a raggiungere la lettiera potrebbe portare, infatti, ad alcuni episodi di incontinenza felina, in questi casi non bisogna rimproverare il nostro vecchio amico, ma trattarlo con tanta pazienza e amore e cambiare la lettiera. Oltre a tutti questi piccoli accorgimenti il gatto durante la vecchiaia ha tanto bisogno di coccole e di interagire con la sua famiglia umana, quindi non dimenticatevi di dedicare un po’ di tempo ogni giorno a stare in sua compagnia.


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