Sui muri di Belpasso c’è scritto “ti voglio bene” in stampatello, ribadito in ogni via, così che tu possa ricordarlo sempre, anche quando te ne vai. Sui muri del bene confiscato Beppe Montana è scritta una storia di impegno quotidiano piena di “nonostante”: nonostante gli incendi, nonostante i furti, nonostante le difficoltà che una cooperativa agricola che opera in terreni confiscati alla mafia - con poche risorse economiche ma imprescindibili valori di legalità e giustizia sociale - possa incontrare nel suo percorso. Un percorso condiviso, che si apre alla collettività e insegna e accoglie, infine dona, restituisce, per permetterti di tornare a casa e scrivere “TI VOGLIO BENE” anche sul muro della tua città, del tuo paese, della tua casa, che viene deturpata dall’avidità mafiosa che saccheggia e distrugge vite e territori. Ringrazio i miei compagni di esperienza, con cui ho condiviso picconate instancabili alle 6 del mattino, confronti importanti e necessari, e tantissime risate che hanno costruito un affetto che non dimentico. Ringrazio i responsabili del campo per averci mostrato la fatica dello spendersi per l’altro, un passo alla volta, nell’attesa che il sole restituisca arance rosse.