Sveglia alle 6 del mattino per approfittare delle ore più fresche. E poi insieme a lavorare nei campi della cooperativa sociale “Semi di Vita” realizzando gazebi e panche per la futura area pic-nic, raccogliendo pomodori nell’orto urbano di Japigia che il giorno successivo si sono trasformati in una prelibata passata e visitando l’apiario della cooperativa. L’attività è stata allegramente condita dalle battute di Angelo, il presidente della cooperativa, e dai racconti di Matteo “Mozambico”, agronomo della cooperativa. Non sono mancati momenti di condivisione, in particolare durante i pasti dove sono stati assaggiati i prodotti della cooperativa, insieme ai piatti tipici pugliesi e ai cibi dei territori di provenienza che ogni campista ha offerto al gruppo. Le giornate si sono concluse con le intense testimonianze di resistenza e di coraggio: Angelo Santoro, presidente della Cooperativa “Semi di Vita”; Anna Lepore, della segreteria regionale della FLAI CGIL Bari; Emma Barbaro, giornalista che scrive della realtà dei ghetti del foggiano e Casa Sankara con il r(i)accolto di San Severo; Casa Bachi e la cooperativa CAPS che rispettivamente gestiscono ville confiscate a Polignano a Mare e a Bari – Santo Spirito, esempi virtuosi di progetti di riutilizzo sociale; don Angelo Cassano, referente regionale di Libera Puglia e Pasqualina, figlia di Nicola Ruffo, vittima innocente della mafia al quale è dedicato il presidio di Libera Valenzano.