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La storia delle linee del prodotto a marchio Coop: una storia di successo

Dal 1896 ad oggi quante linee di prodotti a marchio Coop hanno riempito le vostre tavole?

Prodotto Coop Curiosità Valori 16 febbraio 2022

La storia del prodotto a marchio Coop è un’avventura incredibile, perché racconta anche la nostra storia e quella delle nostre famiglie. Quante volte vi siete trovati a tavola con la nonna che nostalgicamente ricordava le “fettine” di formaggio della Coop con quel packaging giallo e verde con un quadrifoglio sopra? E quanti pomeriggi dopo la scuola, di fronte all’ennesima richiesta di comprare un ovetto di cioccolato, vostra madre, sospirando e sorridendo, esclamava “ah quando ero piccola io, alla Coop compravo gli ovetti!”?

Gli alimenti che compriamo alla Coop e mettiamo ogni giorno sulla nostra tavola sono l’ambientazione dei nostri ricordi più intimi e cari: ricordare i colori della scatola della pasta Coop di quando eravamo bambini vuol dire rivedere i nostri genitori prepararla amorevolmente per noi, riscoprire quei gesti che ci hanno fatto sentire amati e protetti.

Per questo la storia del prodotto a marchio Coop è una storia straordinaria e speciale: è la storia della vostra vita e della vostra famiglia circondata dalla Coop.

Come è iniziato tutto

Siamo partiti da un panettone, lo sapevate? Incredibile a dirlo, ma verso la fine del 1896 a Milano, l’Unione delle cooperative milanesi produsse il primo panettone Coop.

Ma la storia del prodotto Coop è anche la storia dell’Italia, attraverso gli anni bui del fascismo e della ripresa nel secondo dopoguerra, quando nel 1948, grazie all’Associazione Italiana delle Cooperative di Consumo, Coop produceva sapone, caffè, cacao, pasta, marmellata e altri generi di prima necessità per le famiglie. L’anno successivo l’assortimento si ampliò con crema per le calzature, la famosa supercera, l’olio d’oliva, lo zucchero e tanti altri prodotti da usare quotidianamente.

Il marchio Coop si proponeva soprattutto come garante dei prodotti: per questo era visivamente rappresentato da un timbro in cui tante persone si tenevano per mano, circondando il logo. Sui prodotti invece il logo aveva un nostalgico carattere corsivo, proprio secondo gli stili dell’epoca.

Da dove arrivano i prodotti Coop

Quante volte avreste voluto stringere la mano e congratularvi con chi ha preparato il vostro biscotto preferito e vi siete chiesti: ma chi "fa" i prodotti Coop? La risposta è: Coop Italia. Nata il 1° gennaio del 1969 attraverso la fusione di numerosi consorzi provinciali e interprovinciali allora esistenti per provvedere ai bisogni dei negozi, alla gestione dei magazzini e al coordinamento delle politiche di vendita della cooperazione di consumo, il suo primo nome era Alleanza italiana delle cooperative di consumo (Aicc), Solo successivamente assunse il nome attuale.

Gli anni ‘60

In quegli anni in commercio si trovavano già tanti prodotti Coop, ma anche tanti altri definiti “di fantasia”: vere e proprie linee commerciali, ma senza il logo Coop. In soli 10 anni le linee di fantasia diventarono otto: Val bianca per i latticini, Corral per la carne in scatola, Babette per i biscotti e pasticceria, Sol d’oro per i prodotti agricoli trasformati (come la camomilla o il tè), Danke per i detergenti, Mares per le conserve di pesce, Ely per l’igiene personale e l’ottavo era il marchio coop usato per liquori, panettone e caffè.

Questi furono anche gli anni in cui Albe Steiner ridisegnò il logo e, per rappresentare al meglio l’idea della cooperazione tra le persone, ridusse al minimo la spaziatura tra le quattro lettere, in modo da eliminare ogni separazione: una vera e propria cooperazione tra caratteri. Questo logo apparve, per la prima volta, come insegna del primo “magazzino a libero servizio” di Reggio Emilia: la famosa Coop 1.

Il cambiamento degli anni ‘70

La vera svolta arrivò però nella seconda metà degli anni ’70, quando Coop decise di unire tutti i 300 prodotti allora in commercio sotto un unico marchio, che diventò ufficialmente un veicolo per affermare valori e contenuti.

Fu un successo travolgente: i nuovi prodotti a marchio Coop furono apprezzati dai consumatori, grazie anche alla genuinità di cui Coop si faceva garante. In quegli anni Coop abbinava infatti ai suoi prodotti delle vere e proprie campagne consumeriste: contro la presenza di coloranti e additivi negli alimenti, contro i fosfati nei detersivi e contro l’uso di estrogeni nelle carni. I prodotti Coop si facevano quindi simbolo dei diritti dei consumatori, ma anche di attenzione all’ambiente, alla sostenibilità, ai diritti dei lavoratori, argomenti allora assolutamente all’avanguardia per l'epoca.


Durante gli anni '70 ci fu anche un ulteriore restyling del logo di Steiner: le lettere furono ingrossate nei tratti e furono migliorate le giunzioni della lettera C e della lettera P. Il logo diventava sempre più simile a quello attuale. 

Le nuove abitudini dei consumatori degli anni ‘80

All’inizio degli anni Ottanta, le abitudini e i consumi degli italiani stavano cambiando velocemente e Coop maturò l’urgenza di ridefinire la propria immagine in modo da unire i valori e trasmettere le potenzialità dei suoi prodotti.

In questo contesto Bob Noorda venne chiamato a realizzare uno studio di redesign dell’immagine coordinata fatta da Steiner precedentemente e, cambiando il logo, cambiò ancora una volta anche il prodotto Coop. La scritta Coop venne ridimensionata, aumentato il corpo, i caratteri resi più attuali pur mantenendo la struttura a quattro cerchi. Anche il colore, che negli anni aveva subito variazioni passando dal giallo al blu, ora tornava alla versione originale: il rosso Coop.

I prodotti a marchio vennero poi suddivisi in categorie merceologiche e si decise di ridurre gli imballaggi, definendo forme semplici di base e un sistema di colori identificativo per ogni categoria. Sui prodotti si passò dal quadrifoglio a fasce di colore al logo Coop con un filo rosso, che collegava idealmente tutti i prodotti.

Accanto al restyling del marchio Coop, a cui era stato associato il claim “La Coop sei tu”, i prodotti Coop diventarono inoltre epici in televisione grazie agli spot di Woody Allen e del Tenente Colombo.

Dagli anni ’80 in poi il nuovo marchio si arricchì invece dell’etichettaggio informativo per spiegare ai consumatori con trasparenza il contenuto dei prodotti: nacquero in questo modo i "Prodotti con Amore", una linea che garantiva il controllo su tutta la filiera produttiva. Inoltre, nel 1982 Coop Italia creò a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, un laboratorio dedicato alla ricerca e ai controlli sulla qualità degli alimenti, lavorando soprattutto sui propri prodotti e istituendo frequenti e ripetute verifiche nelle aziende produttrici. Nessun’altra catena di supermercati poteva contare su una struttura di questo genere!

Negli anni 80 nacquero infine anche delle nuove linee molto apprezzate: “Le cose” che racchiudeva tutti gli oggetti di uso comune domestico (pentole, padelle…), Tecmì per i prodotti non alimentari di elettronica (batterie, lampadine…) e Benes in cui erano raggruppati tessili come slip, canottiere e asciugamani.

Gli anni ‘90

Nel 1994, le referenze raddoppiarono rispetto al 1987 e la salvaguardia dell’ambiente continuò a rimanere uno dei temi centrali della Cooperativa: venne infatti lanciata la linea dei prodotti liquidi per la pulizia della casa in flaconi di plastica alleggerita, cioè costituiti con almeno un 35% di plastica riciclata. Nel 1995 approdarono poi sugli scaffali i prodotti Solidal, provenienti dal commercio equo e solidale, e debuttarono i primi prodotti non alimentari. Nel 1998 arrivò infine anche la certificazione etica SA 8000, che Coop ottenne per prima in Europa tra le catene della distribuzione: un attestato di gestione aziendale affine alla responsabilità sociale d'impresa.

Quante novità nel 2000

Si aprì un nuovo secolo e il logo Coop avviò un altro restyling affidato all’agenzia Advance: il logo era ora inscritto in una figura rossa a forma d’occhio, ma anche il packaging si rinnovava e diventava più accattivante. Inoltre in questi anni il prodotto Coop venne sottoposto ai soci per test e valutazioni col progetto “Approvato da soci”, una idea altamente innovativa e partecipativa.

L’articolazione dell’offerta si allargò di continuo e Coop dimostrò ancora una volta di essere attenta alle nuove domande ed esigenze che vengono dalle famiglie: nel 2002 arrivarono i prodotti Ecologici e Biologici (che poi nel 2009 confluiranno nella linea Vivi verde), nacque la linea “Crescendo” destinata ai bambini e arrivò anche Fior fiore, la linea dedicata alle eccellenze della cultura gastronomica italiana e non solo.

Coop arrivò per prima anche a proporre farmaci col proprio marchio nel 2008: una sfida dura, in un campo condizionato da chiusure e monopòli, che vide presto aprire anche i corner Coop Salute all’interno dei negozi Coop, per offrire convenienza in un campo, quello della salute e dei farmaci, che rappresenta una fonte di spesa importante per ogni famiglia.

Le innovazioni continuarono e nel 2013 nacque Bene.sì, la linea di prodotti concentrata sul benessere e la salubrità, che comprendeva dai prodotti senza glutine a quelli ricchi di fibre o destinati a ridurre il colesterolo.

Il resto è storia dei giorni nostri, una storia fatta di tradizione, qualità, eticità, sicurezza, convenienza. Una storia che procede di pari passo con le esigenze emergenti dei consumatori, con il mutare degli stili di vita e delle abitudini degli italiani: la nostra storia.

Chiudiamo questa carrellata nella storia del prodotto Coop con una galleria d’immagini: siamo sicuri che vi emozionerete nel ritrovare e riconoscere i prodotti Coop della vostra vita! Un consiglio? Leggete questo articolo con la vostra famiglia, anche con i più piccoli, per fare un viaggio nella sua, e nella nostra storia.


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