10 sfumature di latte: arrivano le bevande vegetali

Derivano dai semi, dai legumi e dai cereali i nuovi drink sostitutivi del latte: scopri quali sono e le loro proprietà

Prodotto Consumo Consigli 11 agosto 2019

Nel 1963 Gianni Morandi cantava “Fatti mandare dalla mamma”, esortando la sua innamorata a farsi mandare a comprare il latte, uscendo così di casa e lasciando al nostro menestrello la possibilità di un confronto per dissipare i suoi dubbi di gelosia. Sarebbe ancora attuale come canzone? Diciamo che in poco più di 50 anni le cose sono un po’ cambiate, il boom economico è un ricordo lontano, la gelosia è diventato un sentimento superato con la rivoluzione sessuale di fine anni ’60 e soprattutto il latte non è più l’alimento principe delle nostre spese quotidiane.

Nate come bevande destinate a una piccola nicchia di mercato, per i consumatori intolleranti al latte o per i sostenitori della dieta vegana, nel corso di pochi anni i drink di derivazione vegetale sostitutivi del latte animale stanno guadagnando sempre più spazio sia nelle nostre spese sia nelle nostre abitudini alimentari. Si stima infatti che il mercato globale del latte a base vegetale dovrebbe raggiungere 34 miliardi di dollari entro il 2024, rispetto agli 8,2 miliardi di dollari nel 2014, e che l’Italia entro il 2021 dovrebbe diventare il settimo al mondo fra i Paesi che consumano maggiormente tipi di latte alternativo (ricerca condotta da Euromonitor International).

Derivati dalla frutta secca, dai legumi o dai cereali, i nuovi alimenti hanno le più disparate origini che contribuiscono a definire le loro caratteristiche nutrizionali, donando loro più o meno proteine, sali minerali, grassi, ecc. Prima di vederle insieme nel dettaglio, una piccola precisazione: una sentenza del 2017 della Corte di Giustizia europea ha definito che solo i prodotti di derivazione animale possono essere chiamati “latte”, mentre i derivati vegetali devono assumere commercialmente altre definizioni come drink o bevanda vegetale, ma qui per comodità ci siamo permessi di continuare a chiamarle “latte”, semplicemente perché questo è il nome che indichiamo nella nostra quotidiana lista della spesa.

Latte di riso

Bevanda di facile digestione, ottima per gli sportivi che hanno bisogno dell’energia contenuta nei carboidrati, non contiene lattosio né colesterolo ed ha un basso contenuto di fibre, quindi è utile per chi soffre di colon irritabile. Attenzione però, perché è ricca di zuccheri semplici: l’utilizzo è quindi controindicato per chi soffre di diabete. Consigli: meglio scegliere prodotti ottenuti da riso integrale, magari di agricoltura biologica, ed arricchiti con nutrienti come calcio, vitamina D e vitamina B12, di cui è carente.

Latte di soia

Presenta un indice glicemico basso e non contiene colesterolo, quindi può essere consumato dai diabetici e dai soggetti con colesterolo alto. Ricco di proteine, è indicato anche per i celiaci perché non contiene glutine. Consigli e precauzioni: la soia contiene i fitoestrogeni, chiamati isoflavoni di soia, che sono dotati di azione estrogeno-simile. Essi sono in grado di alleviare i sintomi della menopausa, tuttavia, se assunti in grandi quantità, possono avere effetti negativi in quanto possono interferire con alcune funzioni della tiroide.

Latte di mandorla

Se non zuccherato artificialmente, ha un apporto calorico molto basso, ed è quindi adatto ai diabetici e a chi vuole mantenersi in forma. Fornisce un buon apporto di vitamina E, dall’azione antiossidante. Il latte di mandorla, inoltre, contiene una proteina chiamata amandina, che aiuterebbe nella riduzione del colesterolo cattivo. I sali minerali più presenti sono lo zinco, il fosforo e il magnesio e sono un valido alleato anche durante la gravidanza.

Latte di cocco

Non contiene colesterolo ed è molto nutriente. Presenta numerosi acidi grassi a media catena, tra cui acido laurico, potente antivirale e antibatterico. È ricco anche di magnesio e vitamine, in particolare C ed E, che ne fa un utile supporto per rafforzare il sistema immunitario. Consigli: è suggerito un consumo moderato, soprattutto per chi deve seguire una dieta ipocalorica. Si calcola infatti che 100 grammi di latte di cocco apportino circa 197 Kcal, notevolmente superiori alle 64 Kcal del latte vaccino intero.

Latte di farro

Ad alta digeribilità, la bevanda di farro è ricca di vitamine del gruppo B e di fibre, ottime per regolare il transito intestinale. Contiene anche un buon apporto di calcio, importante per la salute delle ossa e dei denti. Consigli: attenzione perché il farro contiene glutine quindi non può essere consumato dai celiaci o dagli intolleranti al glutine.

Latte di canapa

Ricco di acidi grassi omega 3, utili per la salute cardiovascolare, il latte di canapa consente un ottimo apporto di calcio, ma anche magnesio, ferro e potassio.

Latte di nocciole

Genericamente consente un buon apporto di fibre, utili per accelerare il transito intestinale, e di sali minerali tra cui soprattutto calcio, fosforo, potassio e magnesio e vitamina E, dalle proprietà antiossidanti, andando quindi a contrastare l’azione dei radicali liberi.

Latte di miglio

Presenta un indice glicemico basso e ha proprietà alcalinizzanti. Il buon contenuto di fibre è in grado di promuovere la salute dell’intestino, mentre la presenza di acido silicico è utile per rinforzare unghie e capelli. Il miglio non contiene glutine, quindi neanche il latte da esso ricavato. Consigli: ha un’elevata digeribilità, e può essere usato nella preparazione di dolci ma anche di piatti salati in quanto non ne altera il sapore.

Latte di avena

Ipocalorico e con un ottimo contenuto di fibre, grazie alle quali il latte d’avena è consigliato a chi soffre di stitichezza. È povero di grassi mentre sono presenti acido folico e vitamina E. Viene ricavato dall’avena, il cui consumo abituale è in grado di abbassare i livelli di colesterolo cattivo, grazie alla presenza di beta-glucani. Consigli: non contiene naturalmente glutine, tuttavia, l’avena è molto spesso coltivata vicino a cereali fonti di glutine quindi il latte d’avena può essere consumato dai celiaci solo se la confezione reca la dicitura gluten free, che indica l’assenza di glutine nel prodotto.

Latte di kamut

Il kamut è un tipo di cereale, in particolare il grano khorasan kamut, che rappresenta un marchio registrato. Il latte di kamut è ricco di proteine e povero di grassi, e contiene elevate quantità di selenio, un minerale che rinforza il sistema immunitario e regola il buon funzionamento della tiroide ma anche di magnesio, potassio e fosforo. Non è adatto ai celiaci, in quanto contiene glutine.

E dopo questa carrellata di bevande vegetali non vi rimane che scegliere quella più adatta alle vostre esigenze: consulta subito il catalogo dei prodotti Bene.sì Coop, pensati per alimentazioni specifiche


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