Lo sport che fa bene due volte: il plogging

Con Fido puoi divertirti a migliorare l’ambiente rimanendo in forma

Animali Amici di casa Ambiente 27 novembre 2019

Cos’è il plogging? Un mix tra sport, senso civico e rispetto per l’ambiente. Il neologismo deriva dall’unione di jogging, la comune corsa a piedi, e plocka upp, termine svedese che indica l’atto di raccogliere qualcosa che si trova per terra. La pratica è stata “inventata” nel 2016 da un cittadino svedese: colpito dalla quantità di rifiuti abbandonati lungo le strade di Stoccolma, Erik Ahlström, durante la sua consueta corsa di allenamento, ha preso l’abitudine di raccogliere personalmente quanta più spazzatura possibile, coinvolgendo poi amici e conoscenti in questa iniziativa. Ruolo fondamentale è stato quello dei social network, infatti Erik ha deciso di raccontare sul suo profilo Facebook le sue uscite ecofriendly.

Ed è proprio grazie alla rete che il plogging si è via via diffuso in altri Paesi, fino a giungere anche in Italia. Basta fare un giro sui social con l'hashtag #plogging per vedere come spopolino le fotografie di amanti del fitness con sacchetti dei rifiuti in mano, che oltre ad allenarsi fanno un gran bene all’ambiente e alla natura. Nel 2016 il plogging in Svezia è diventato una disciplina strutturata con una propria pagina facebook di riferimento, ma la rete è piena di gruppi autogestiti di persone che si scambiano consigli, si organizzano e condividono le proprie uscite e i risultati della raccolta. In un momento in cui, giustamente, si parla sempre più spesso di cambiamenti climatici o di invasione della plastica, il plogging rappresenta una possibilità semplice e alla portata di tutti per passare dalle parole ai fatti, e in questo, molti runner, dai principianti ai professionisti, si stanno mettendo di impegno, diventando plogger.

Come diventare plogger

L’idea è semplice: interrompere la corsa o la camminata con piegamenti e stretching per raccogliere i rifiuti abbandonati. Un’idea per rimettersi in forma sia dentro sia fuori: fuori perché tonifica la muscolatura con piegamenti e squat, dentro perché fa sentire in pace con il mondo (e con se stessi) per avere compiuto una buona eco-azione. Si può praticare ovunque: nel parco, in città, in collina oppure in pianura e perchè no anche in spiaggia. Lo si può fare in solitaria oppure in gruppo, a velocità sostenuta o semplicemente camminando.

Ci sono poi dei piccoli suggerimenti pratici. Prima di tutto, la sicurezza: assicuratevi di indossare il giusto abbigliamento per il fitness e dei guanti, è fondamentale evitare di raccogliere rifiuti pericolosi. Tenete poi al sicuro i vostri oggetti personali: correre con in mano un grande sacco della spazzatura è già abbastanza difficile, senza aggiungere anche cellulare, chiavi di casa e borraccia. Per questi ultimi, fornitevi di una cintura per la corsa, dove riporre gli oggetti personali al sicuro. Infine stabilite un obiettivo per aumentare la vostra motivazione. Per esempio, raccogliere 50 lattine durante la corsa, oppure ripulire la strada da tutti i mozziconi di sigarette. La raccomandazione finale è ovviamente quella di testimoniare e condividere con orgoglio il bottino racimolato - e sfidare i vostri amici a fare altrettanto -, prima di buttarlo diligentemente nei vari bidoni differenziati. Sappiate che per scegliere l’attrezzatura più adatta, stanno nascendo anche i primi negozi online specializzati, identificati con la scritta “Plogtastic” per praticare il plogging ovunque. I meglio equipaggiati hanno anche una bacchetta raccogli rifiuti per non sforzare troppo la schiena continuando ad abbassarsi ma non è fondamentale per la buona riuscita.

Plogging a 6 zampe

Sebbene nasca come una pratica solitaria, farla in gruppo alleggerisce l’attività e la rende un momento per stare insieme. Anche in famiglia, quindi vale anche la compagnia di Fido! Il dog plogging è la versione “a sei zampe” della camminata ecologica in compagnia del proprio cane. Il nostro amico a quattro zampe, ovviamente, non sarà tenuto raccogliere l’immondizia, ma sarà un piacevole compagno durante questa attività tra il ludico e l’educativo.

E' bene ricordarsi però che ogni cane ha le sue esigenze in fatto di movimento, dettate non solo dal tipo di cane ma anche un po' dal carattere. Non tutti i cani sono uguali. In genere si crede che il bisogno di “movimento” sia proporzionale alla taglia, ma in realtà non è proprio così: ci sono, infatti, cani molto attivi di taglia piccola come i Jack Russel e cani di taglia grande che preferiscono stare sdraiati in casa vicino al caminetto come gli Alani. Inoltre, due soggetti della stessa razza possono avere esigenze di attività molto differenti! Anche tra i cani, come tra gli umani, ci sono i pigroni e i super attivi. Per alcuni cani è molto importante variare spesso il percorso perché incontrano stimoli nuovi e sempre diversi. E il cane, inoltre, deve avere la possibilità di annusare per terra, di curiosare. È questo, infatti, il suo modo di esplorare e farsi un’idea del mondo che lo circonda: è come per noi leggere il giornale per conoscere le notizie del giorno.

Le necessità variano poi a secondo anche dell’età di Fido, il tuo cucciolo sarà molto felice di andare fuori, giocare con te e fare delle brevi passeggiate. Non possono però fare lunghi percorsi, o troppo di frequente. Un'intensa attività potrebbe danneggiare le sue articolazioni. Quindi devi imparare ad osservare il tuo cucciolo e rispettare i suoi limiti. Se noti che è meno vivace dopo pochi minuti, significa che ne ha avuto abbastanza! Anche il tuo cane anziano ha delle esigenze specifiche: osserva il comportamento del tuo amico per giudicare la lunghezza ideale della sua passeggiata. In generale, i cani più anziani preferiscono fare passeggiate più brevi e frequenti.


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