Come scegliere la lavastoviglie giusta per la tua casa

Modelli, dimensioni, etichetta energetica. Tutto ciò che bisogna sapere sulla lavastoviglie prima di comprarne una

Prodotto Consumo Consigli 24 settembre 2018

La lavastoviglie è un elettrodomestico utilissimo, soprattutto nelle famiglie numerose e per chi preferisce impiegare il proprio tempo libero lontano dal lavandino. Considerando che tra colazione, pranzo e cena si impiega almeno mezz’ora al giorno a lavare i piatti, grazie alla lavastoviglie si può guadagnare circa una settimana all’anno.

Quando si sceglie una lavastoviglie bisogna tener presente che si tratta di un elettrodomestico destinato a durare molti anni. Possiamo considerarlo un vero e proprio investimento. Qualunque sia il budget a disposizione, ci sono diverse cose da sapere prima di comprarne una. A volte risparmiare pochi euro al momento dell’acquisto significa portarsi a casa un elettrodomestico più costoso dal punto di vista dei consumi energetici. E, al contrario, acquistare un modello super efficiente, ma dotato di tante funzioni che nessuno userà mai, sarebbe uno spreco: con un budget inferiore probabilmente si può avere una lavastoviglie altrettanto efficiente e più adeguata alle proprie necessità.

Scegli il modello di lavastoviglie più adatto alla tua cucina

La prima cosa da valutare quando si sceglie una lavastoviglie è dove metterla. Le lavastoviglie si dividono in due categorie: quelle a incasso e quelle a libera installazione, o free standing.

Le lavastoviglie da incasso sono quelle che vengono inserite all’interno del modulo cucina. Di solito hanno dimensioni standard (45 cm di larghezza quelle compatte, 60 cm quelle grandi), ma è bene controllare le misure prima dell’acquisto, soprattutto se i mobili della cucina sono fatti su misura. Possono essere a scomparsa totale, se lo sportello si aggancia al pannello della cucina, o a scomparsa parziale, se lo sportello e i comandi restano visibili. La scelta è sia estetica, sia funzionale: con le lavastoviglie a scomparsa totale l’arredamento è più uniforme, però questi modelli hanno anche i comandi all’interno del mobile e, una volta avviate, non è possibile interrompere il lavaggio.

Chi invece non ha un mobile cucina predisposto, può optare per una lavastoviglie a libera installazione. Queste lavastoviglie sono un po’ più grandi di quelle a incasso, e hanno un design più gradevole e rifinito. Se si sceglie una lavastoviglie a libera installazione è importante controllare le misure e assicurarsi di poterla collegare al rubinetto dell’acqua e agli scarichi.

Impara a leggere l’etichetta energetica

Una volta scelto il modello, per orientarsi nell’acquisto della lavastoviglie è molto utile saper leggere l’etichetta energetica. L’etichetta energetica è obbligatoria sui grandi elettrodomestici in tutto il mercato europeo, e ci dice tutto sui consumi e le prestazioni degli elettrodomestici.

Nel primo settore dell’etichetta energetica, in alto, ci sono i dati identificativi della lavastoviglie: nome del produttore e modello della lavastoviglie. Seguono poi informazioni molto utili sui consumi e sulle prestazioni dell’elettrodomestico.

Classe energetica della lavastoviglie

L’efficienza energetica è un fattore importantissimo nella scelta della lavastoviglie. Viene misurata con una scala di valori che va da A+++ a D, anche se ormai i modelli di ultima generazione sono tutti di classe A o superiori. Più alta è la classe di efficienza energetica, minore sarà lo spreco di acqua e di energia della lavastoviglie, con un basso impatto sull’ambiente e sulle bollette.

I modelli di classe energetica A+++ sono i migliori, ma anche i più costosi. Se il budget a disposizione è limitato, si può spendere un po’ meno e acquistare una lavastoviglie classe A++ o A+, che hanno comunque un impatto ambientale ridotto e garantiscono consumi abbastanza contenuti.

In questa parte dell’etichetta energetica può esserci anche l’Ecolabel, il marchio dell’Unione Europea introdotto per certificare che la lavastoviglie che state per acquistare ha un basso impatto ambientale in tutto il suo ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento.

Consumo energetico annuo

Per avere un’idea più precisa del consumo di energia elettrica, nella terza parte dell’etichetta c’è il consumo stimato della lavastoviglie, indicato in kWh/anno. Per arrivare a questo valore vengono calcolati il consumo energetico in stand-by e quello di 180 cicli di lavaggio, ipotizzando che tutti i lavaggi siano fatti a pieno carico e che le stoviglie siano mediamente sporche.

Consumo annuo di acqua

Nella parte bassa dell’etichetta energetica, infine, ci sono altre quattro informazioni grafiche.

La prima è la stima del consumo di acqua in litri annui, calcolata come il consumo energetico, su 180 cicli di lavaggio. Una lavastoviglie di classe energetica A o superiore consuma non più di 15 litri d’acqua per lavaggio. A questo proposito sfatiamo un mito duro a morire: non è vero che lavando i piatti a mano si consuma meno acqua. Piuttosto è vero il contrario: lavare a mano l’equivalente di un carico in lavastoviglie richiede fino a 60 litri d’acqua. A proposito, hai letto i  consigli green per risparmiare con la lavastoviglie?

Classe di efficienza di asciugatura

Segue la classe di efficienza di asciugatura, indicata in una scala da A a G. Tuttavia, per risparmiare energia si consiglia di non usare il programma di asciugatura: è sufficiente lasciare lo sportello della lavastoviglie aperto per un’asciugatura naturale a impatto zero.

Di quanti coperti hai bisogno?

I coperti rappresentano la capacità della lavastoviglie, e sono, come le dimensioni, da valutare in base ai componenti della famiglia e all’uso che si fa della lavastoviglie. Un coperto equivale a un servizio completo: un piatto, una ciotola da minestra, un piattino da dessert, due bicchieri, una tazzina con piattino, forchetta, coltello, cucchiaio e cucchiaino. La maggior parte delle lavastoviglie può lavare dai 10 coperti dei modelli compatti ai 14 di quelle più grandi. Esistono, però, anche lavastoviglie più piccole, da 6 coperti, che sono ideali per i single e per chi ha poco spazio in cucina.

Non sottovalutare il rumore della lavastoviglie

Infine, una caratteristica spesso trascurata, ma da non sottovalutare, è il rumore emesso dalla lavastoviglie, espresso in decibel. Per sprecare meno energia può essere utile avviare la lavastoviglie di notte, quando le tariffe sono più basse, perciò, soprattutto se si abita in condominio o se la camera da letto è vicina alla cucina, scegliere una lavastoviglie silenziosa può risparmiarci le lamentele dei vicini e garantire un sonno senza interruzioni.

Programmi e funzionalità

Le lavastoviglie di ultima generazione hanno una maggiore scelta di lavaggi, e funzioni che possono essere determinanti per risparmiare acqua ed energia, perciò è bene assicurarsi che tra i programmi ci siano almeno il lavaggio ecologico, che in genere lava a temperatura più bassa e impiega qualche litro di acqua in meno, e un programma per lavare a mezzo carico. Utili, inoltre, la possibilità di programmare l’avvio con un timer e la presenza del lavaggio automatico: grazie a sensori in grado di rilevare il carico effettivo e l’entità dello sporco da lavare, viene impostato il programma di lavaggio migliore.

 

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