Veneto
CARTELLI PUBBLICITARI DI LATTA

Insegne pubblicitarie

Museo Nazionale Collezione Salce

Treviso

Il cambiamento della società e lo sviluppo delle tecniche di comunicazione in una serie di oltre 90 latte pubblicitarie d'epoca (1890-1950 ca.)

Veneto

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1 al 31 dicembre

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L'opera e il suo restauro

Grazie al contributo dei soci di Coop Alleanza 3.0, è in corso il restauro di questa opera d’arte.

Le fasi del restauro in sintesi

  • Catalogazione
  • Intervento di conservazione della latta

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Dettagli opera

Storia dell'opera

È possibile datare le opere dalla fine del XX sec. alla fine degli anni Cinquanta del Novecento. Molte sono firmate da artisti del calibro di Adolf Hohenstein (1854-1928), Leopoldo Metlicovitz (1968-1944), Giovanni Maria Mataloni (1869-1944), Leonetto Cappiello (1875-1942) e Marcello Dudovich (1878-1962). Si tratta dei più importanti illustratori dell’epoca, autori di manifesti che spesso dialogano con le latte e le vetrofanie avendone lo stesso soggetto ma diversa forma artistica e comunicativa.
Le latte documentano in un arco cronologico ampio l’evoluzione del linguaggio artistico, le tecniche di comunicazione pubblicitaria e il cambiamento della società attraverso nuovi usi e prodotti. Nell’osservazione di questi materiali emergono specialmente lo sviluppo delle abitudini alimentari e della cura del corpo. La dimensione richiamata è talvolta quella collettiva, ma ancor più spesso quella privata. Accanto alla promozione della stampa emerge progressivamente l’uso della fotografia che nelle latte più tarde diventa anche elemento tecnico di realizzazione.
Le latte sono stampate a cromolitografia, serigrafia o fotoincisione. Molto spesso compare l’indicazione della ditta Ranci G. & C.  Di Milano che, come desumibile anche da una latta di auto-promozione, si pone tra le maggiori ditte nella produzione di scatole e cartelli di latta smaltati. Accanto ad essa vanno inoltre citati lo stabilimento G. De Andreis di Sampierdarena - fondato a Genova nel 1892 - e l’Istituto Italiano d’Arti Grafiche di Bergamo.

Le caratteristiche del restauro in sintesi

La sottigliezza del media grafico e del supporto, talvolta ispessito con del cartoncino, ha favorito danni di natura meccanica quali abrasioni e deformazioni. In alcuni casi, il metallo (acciaio e stagno) lasciato scoperto si è ossidato. L’intervento prevede una prima fase conoscitiva da parte di un esperto con competenze archivistiche e storico-artistiche al fine di catalogare interamente le serie. In seguito intervento di conservazione della latta. La parte di studio storico artistico e scientifico andrebbe a supportare un restauro improntato al minimo intervento e a un migliore condizionamento.



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